MODENA – La scadenza è dietro l’angolo e i preparativi accelerano. Il green pass obbligatorio per tutti i lavoratori da venerdì 15 ottobre è un rebus quasi del tutto risolto in termini di linee guida, anche se all’atto pratico non mancano dubbi e questioni ancora aperte. 14 milioni e 600mila dipendenti privati, 3milioni e 200mila dipendenti pubblici, 4milioni e 900mila lavoratori autonomi per una platea complessiva da 22milioni e 700mila lavoratori: i numeri fotografano la portata di un provvedimento che continua a far discutere ma che è ormai pronto alla partenza. L’onere principale, quello dei controlli, sarà in capo ai datori di lavoro: toccherà a loro verificare la regolarità delle certificazioni verdi per i dipendenti. Un onere che per il datore di lavoro non si limita ai propri dipendenti, ma a tutti coloro che entrano in azienda per prestare attività lavorativa, anche a titolo di formazione o volontariato, fornitori inclusi. Un dubbio resta aperto sui controlli nei confronti lavoratori somministrati, visto che la norma sul punto si presta a interpretazioni molteplici. A soccorrere i datori di lavoro nell’organizzazione dei turni e delle attività aziendali, la possibilità specificata nel DL “Capienze” del 7 ottobre di chiedere in anticipo se il lavoratore è dotato o meno di green pass: questo per evitare di scoprire di giorno in giorno eventuali assenze. In arrivo, per facilitare i controlli, la nuova App di Sogei “Verifica C19”: una app in grado di assicurare verifiche generali, massive e preventive. In caso di irregolarità accertate, toccherà poi al datore di lavoro segnalarle al prefetto. I lavoratori sprovvisti di green pass verranno considerati assenti ingiustificati: per loro niente stipendio fino all’acquisizione di regolare certificazione. Esclusa anche l’ipotesi che il dipendente irregolare possa essere messo in ferie. Salate le multe per il lavoratore che accede all’azienda senza green pass: si va dai 600 ai 1500 euro. Le imprese, a loro volta, verranno controllate da ASL e Ispettorato del Lavoro: in caso di violazioni, le sanzioni variano da 400 a mille euro che raddoppiano qualora la violazione sia reiterata. Resta il dubbio se il raddoppio della sanzione assorba tutte le violazioni prolungate oppure se la singola sanzione possa essere moltiplicata per il numero di giorni di violazione. Infine, c’è il nodo dei lavoratori esclusi dall’obbligo di green pass perché esentati dal vaccino per motivi di salute: in questo caso i soggetti interessati dovranno esibire adeguata certificazione, la cui conformità verrà verificata dai medici aziendali.
lavoro controlli Italia imprenditori green passGreen pass al lavoro, conto alla rovescia tra tanti dubbi. VIDEO
11 ottobre 2021Gli imprenditori saranno responsabili dei controlli, anche se ci saranno a campione quelli istituzionali. E’ possibile chiedere ai dipendenti già ora se sono in possesso della carta verde