ROMA – La bellezza e la solidarietà per ripartire assieme. Questo il senso del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel 2022 non ha mancato di far sentire la sua presenza al territorio emiliano facendovi visita per il decennale del terremoto. Anche le tragedie più recenti hanno avuto un ruolo centrale nel discorso di fine anno, dalla pandemia alla guerra fino all’inflazione e ai costi energetici. Una rassegna di preoccupazioni mitigate dalla forza dell’Italia, dei cittadini che lavorano e intraprendono, senza venir meno ai loro doveri.
La sfida presentata dal 2023 è innanzitutto personale per Mattarella, legata all’inattesa conferma come Presidente della Repubblica in una nuova stagione politica, segnata dall’elezione della prima Premier donna in un momento critico per i diritti di genere in Iran e Afghanistan; ma anche dalle nuove tensioni sui flussi migratori e dalla speranza che l’anno appena iniziato possa essere quello della pace in Ucraina. Il Capo dello Stato non dimentica di rivolgere alla comunità Cristiana le condoglianze per la scomparsa di Papa Ratzinger, e chiude augurandosi che il 2023 sia soprattutto l’anno dei giovani nel segno del lavoro e della ricerca, ma anche della sicurezza sulle strade, col doloroso riferimento ai troppi ragazzi rimasti uccisi.
Gli auguri di Mattarella all’Italia per il 2023: “Sia l’anno dei giovani”. VIDEO
1 gennaio 2023Ma anche un passaggio sulla guerra in Ucraina, sui diritti delle donne e sul caro bollette