REGGIO EMILIA – “Saranno i creditori a decidere’, che vinca il migliore, se la sfida sarà leale e le regole uguali per tutti”. Il riferimento è alla sfida per il futuro della Ferrarini.
A parlare è Giuliano Carletti, amministratore delegato del gruppo Bonterre che fa parte della cordata che comprende anche Intesa-Unicredit. Carletti è noto per essere l’artefice del successo di Parmareggio, realtà con sede a Montecavolo. Stiamo parlando del primo e unico marchio nel mondo del Parmigiano Reggiano.
Carletti sottolinea la determinazione della piano Bonterre nel tutelare e valorizzare occupazione e sedi produttive: “Sarebbe un peccato perdere le competenze e i posti di lavoro – ha detto – Noi abbiamo tutte le carte in regola per dare continuità a questa storia. A Reggio Emilia abbiamo già uno stabilimento che potenzialmente può diventare il primo stabilimento del gruppo”.
L’Ad di Bonterre rimarca, inoltre, la forza finanziaria della propria proposta: “Mettiamo sul piatto 53 milioni di euro, di cui 30 versati con fideiussioni bancarie”. Sul futuro Ferrarini la cordata di Intesa-Unicredit-Bonterre sta aspettando la pronuncia della corte di Appello di Bologna, che dovrà stabilire se accogliere o meno il loro ricorso sul ritiro del primo concordato di Ferrarini. Per i concorrenti non poteva essere fatto e quindi nemmeno poteva essere presentata una seconda proposta migliorativa.
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