MARANELLO (Modena) – Un cambio di vita radicale alla base della scelta che ha portato Louis Camilleri a dimettersi da amministratore delegato della Ferrari, una decisione che ha sorpreso tutti a Maranello come ad Abu Dhabi dove la squadra corse del Cavallino è impegnata per il prossimo gran premio di Formula Uno. “Un passo indietro sofferto che dobbiamo rispettare” ha affermato il presidente John Elkann scrivendo una lettera indirizzata a tutti i dipendenti ringraziando il 55enne dirigente maltese per l’ottimo lavoro svolto. Parole sincere: “Durante i tempi incerti della pandemia Louis ha guidato l’azienda con mano ferma facendo della sicurezza e del benessere dei nostri dipendenti una priorità assoluta” scrive il numero uno della Rossa. E il proprio il coronavirus, si vocifera, contratto in forma grave e superato, ma con conseguenze, potrebbe essere il motivo che ha portato al suo addio dopo soli 871 giorni. Camilleri lascia anche la presidenza di Philip Morris. Poltrone ambite da ogni super manager al mondo, ma anche molto scomode soprattutto in tempi di pandemia. Arrivato a Maranello nel 2018, in un momento di smarrimento per la Rossa Louis Camilleri era per molti dato come un traghettatore, ma col tempo ha saputo consolidare la sua leadership. Inizialmente segue la rotta tracciata da Marchionne, annuncia il primo modello ibrido (che arriverà con l’SF90 stradale), l’azzeramento del debito (non raggiunto anche per il Covid) e quindi il Suv (non Suv) Purosangue ancora in realizzazione. Poi accelera sul lusso sfornando lo scorso anno ben 5 nuovi modelli da sogno. Il titolo a Piazza Affari batte ogni record di capitalizzazione, ma sul fronte sportivo si infila un flop dietro l’altro. Il volante della Ferrari è ora temporaneamente nelle mani di John Elkann, nell’attesa di trovare la figura giusta per guidare l’azienda sui due fronti quello industriale, e quello sportivo, il quale necessita anche di una presenza più politica e organizzativa. Tra i nomi che già circolano quelli di Stefano Domenicali e Vittorio Colao sono tra i più suggestivi. Nel frattempo arriva il sostegno della Cisl Emilia centrale, il sindacato si dice più preoccupato del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. “La Ferrari – si afferma – ha dimostrato sempre una rassicurante continuità”. Come dire i dirigenti passano, la Ferrari resta.
Maranello Ferrari john elkann Louis CamilleriFulmine a ciel sereno a Maranello: si è dimesso l’ad di Ferrari SpA Louis Camilleri. VIDEO
11 dicembre 2020Sembra che abbia preso la decisione dopo aver superato una grave forma di Coronavirus. Lo sostituirà ad interim John Elkann, che ha scritto ai dipendenti: “Decisione non facile, dobbiamo rispettarla”