MODENA – Un modenese è ricercato dalla guardia di finanza a seguito di un’operazione che ha individuato alcune società fantasma che si occupavano di emettere fatture per operazioni inesistenti: è accusato, assieme ad altre 5 persone, di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. E’ riuscito per un soffio, per ora, a sfuggire agli uomini della guardia di finanza di Parma che questa mattina sono arrivati a Modena, a casa di una persona che intendevano portare in carcere e che ora è ricercata. Assieme ad altri cinque malviventi, due in prigione e tre ai domiciliari, è considerato essere ai vertici di una banda accusata di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. L’organizzazione – hanno concluso le fiamme gialle – metteva in atto il raggiro ai danni dell’erario grazie a fatture per operazioni inventate attraverso società che erano scatole vuote, ben 19, con indirizzi fittizi e senza personale. A volte utilizzavano conti correnti cinesi per spostare più velocemente il denaro. Disposto dal tribunale il sequestro preventivo di beni per circa 8 milioni. Sono in tutto 46 gli indagati, tra questi un altro modenese oltre al fuggitivo, che supportava il giro di denaro in base al compito che l’organizzazione gli affidava, che poteva essere portare avanti progetti o rapportarsi con le istituzioni. Mentre chi alla fine si intestava le società di copertura, e destinate a fallire, spesso erano persone con problemi psichici che si ritrovano in situazioni di cui non conoscevano la causa. Per questo la banda è chiamata a rispondere anche di circonvenzione di incapace.
Parma guardia di finanza frode fiscaleFrode fiscale, modenese ricercato dalla Gdf di Parma. VIDEO
18 aprile 2023L’organizzazione raggirava l’erario con fatture per operazioni false con 19 “scatole vuote” e utilizzavano anche conti correnti cinesi. Disposto il sequestro preventivo per 8 milioni, 46 gli indagati