AUSTRIA – Gli uomini in nero contro il razzismo fanno paura. La nuova livrea racconta una vecchia storia, la Mercedes domina le qualifiche del Gran Premio d’Austria con lo Spielberg che si conferma circuito amico di Bottas che replica le pole del 2017 e del 2018, strappa il record della pista a Leclerc scendendo sotto l’1’03”, precisamente 1’02”939, e conquista la pole, tenendo il caposquadra Hamilton a 12 millesimi nonostante un’escursione sull’erba nell’ultimo tentativo. E gli altri come al solito a inseguire. Come se nulla fosse cambiato. Verstappen sulla pista di casa Red Bull e Norris sulla ritrovata McLaren sono gli unici a limitare i danni, dal 5°, Albon, in poi il distacco sulla pista più corta del mondiale supera i 9 decimi. E nel Gran Premio degli altri la Ferrari fa ancora peggio. Leclerc si aggrappa all’orgoglio e su una pista che ama e di cui sino a oggi pomeriggio deteneva il record sul giro, si deve accontentare del settimo posto, alle spalle anche di Perez, ma davanti al futuro compagno di squadra Sainz; Vettel nemmeno partecipa al gran ballo finale, undicesimo ed eliminato in Q2 come non gli accadeva da Russia 2014. I tifosi del Cavallino temevano il peggio dai test di Barcellona pre Covid, ma così è davvero sprofondo Rosso. E gli appassionati italiani di Formula 1 non si possono nemmeno consolare con l’Alfa, Giovinazzi è 18esimo, Raikkonen, ultimo campione del mondo in Ferrari ormai 12 anni fa, appena dietro. Non resta che aggrapparsi alle parole di Vettel secondo cui in gara la Ferrari farà meglio o guardare già all’Ungheria quando arriverà una macchina nuova. Non resta che sperare come accade da troppo tempo nel futuro perché la prima verità dopo tanta attesa è durissima da accettare.
Formula 1, Vettel eliminato in Q2. In Austria è dominio Mercedes
4 luglio 2020
Le qualifiche del Gran Premio d’Austria aprono il Mondiale. Vola la Mercedes, per la Ferrari è notte fonda
Ferrari Formula 1