BARCELLONA – Sei giorni di test in pista hanno fatto crescere la fiducia in casa Ferrari a una manciata di giorni dall’inizio del Mondiale 2022.
A Barcellona, a fine febbraio, la nuova F1-75 ha avuto performance che l’hanno riportata a un passo dalle scuderie che hanno dominato le ultime stagioni. Leclerc e Sainz hanno chiuso ai primi due posti il giovedì e venerdì, scivolando di qualche posizione nei test del sabato chiusi con la Mercedes di Lewis Hamilton davanti a tutti.
La risposta del campione del mondo Max Verstappen è arrivata a Sakhir, in Bahrain, la settimana scorsa, con il miglior crono della terza giornata, sette decimi più veloce della rossa di Leclerc, secondo. Sul circuito in cui domenica si corre il primo gran premio della stagione, la Ferrari è stata protagonista anche delle sessioni che avevano aperto la tre giorni conclusiva dei test invernali, con le due monoposto sempre in zona podio. “Sento dire che siamo favoriti, ma non ci credo” le parole del team principal del Cavallino Mattia Binotto, che sa quanto le scuderie tendano a coprirsi e a svelare tutte le proprie carte nel fine settimana che apre il Mondiale. “Siamo più vicini e pronti a batterci”, la chiosa di Binotto che indica le prime 4-5 gare come necessarie per capire i reali valori delle scuderie.
Sogni di gloria, quelli di Maranello, che passano dalla rivoluzione dei regolamenti che ha permesso di fatto alle scuderie di ripartire da zero e di poter lavorare quindi per colmare il gap con Red Bull e Mercedes. Una rivoluzione tecnica, quella voluta dalla Formula 1, che la Ferrari dovrà dimostrare di aver sfruttato al massimo per tornare competitiva fino in fondo nella corsa ai titoli piloti e costruttori. Gomme più grandi, carburanti ecologici e novità nei telai per garantire spettacolo nonostante un tetto massimo di spesa ulteriormente ridotto. E poi il Var in stile calcio, per sostenere il compito dei direttore di corsa e valutare le situazioni più spinose che hanno incendiato anche l’ultimo Mondiale vinto da Verstappen all’ultima curva dell’ultimo gran premio. Si parte da qui per cercare di interrompere in casa Ferrari un digiuno che dura dal 2007, anno dell’ultimo trionfo iridato firmato da Kimi Raikkonen.
Ora, spazio alla pista e ancora in Bahrain, dove si inizierà a fare sul serio da venerdì, con due sessioni di libere quando in Italia saranno le 13 e le 16. Sabato pomeriggio le qualifiche, domenica alle 16 il via del primo gran premio che apre la nuova era della Formula 1.

