MELBOURNE (Australia) – Domenica si corre in Australia il primo Gran Premio della stagione ma per ora analisi tecniche e pronostici restano sullo sfondo. Sono due gli argomenti di discussione principali nei paddock di Albert Park a Melbourne: coronavirus e querelle motori. L’emergenza sanitaria bussa alle porte del circus della Formula 1: un caso è stato riscontrato nell’Albert Park Hotel all’interno del circuito, due tecnici della Haas e uno della McLaren che hanno manifestato sintomi influenzali sono stati messi in isolamento nei rispettivi alberghi. Nel frattempo l’Australia, dove i casi di contagio sono oltre 100, ha chiuso l’accesso al paese a tutti gli italiani. Misura che però non ha creato problemi ai componenti dei team Ferrari e Alpha Tauri e ai tecnici Pirelli, tutti già arrivati a Melbourne per il Gran Premio d’apertura del 2020.
Nel frattempo, si amplia la frattura tra i 7 team non motorizzati Ferrari (Mercedes, Red Bull, Renault, Racing Point, McLaren, Alpha Tauri e Williams) e la FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile. L’inchiesta della scorsa stagione sui motori Ferrari, chiuso con un accordo riservato tra la scuderia di Maranello e la Federazione, ha scatenato la reazione delle avversarie. In una nuova lettera indirizzata a Jean Todt, presidente della FIA ed ex team principal di Maranello ai tempi dei Mondiali di Micheal Schumacher, le 7 squadre pongono 32 domande in attesa di risposta alla Federazione. I sospetti puntano non tanto sul passato ferrarista di Todt quanto sul figlio Nicolas, manager di Charles Leclerc. Nel frattempo, gli appassionati attendono solo l’accensione dei motori, su un circuito tradizionalmente ostico ed esigente per le monoposto, ma molto apprezzato dai piloti. Venerdì le prime prove, domenica la gara. Per capire quanto è ancora ampia la distanza tra Ferrari e Mercedes.
Formula 1, scatta nel fine settimana il mondiale 2020. VIDEO
11 marzo 2020A Melbourne si corre il Gran Premio d’Australia, nei box è ancora alta la tensione per l’inchiesta sui motori Ferrari e l’accordo raggiunto tra la Scuderia di Maranello e la FIA