MONTECARLO – Come sempre, Montecarlo si conferma una gara pazza. Prima la pioggia, che fa slittare la partenza di un’ora, poi la girandola dei cambi gomme con il muretto Ferrari che va in crisi e dilapida una doppietta con una scelta scellerata e che farà non poco discutere.
Ma andiamo con ordine: al giro numero 20 Perez entra per primo, in terza posizione, montando intermedie e costringendo il Cavallino a reagire. Sainz, in quel momento secondo, non rientra per attendere di montare le slick e così, per restare al comando, il muretto deve far fermare Leclerc, che stava dominando la gara, montando intermedie (giro 22). Al 24° giro, ovvero solo due tornate dopo, il patatrac: al rientro di Sainz, il box prima dice a Leclerc di rientrare salvo poi fare dietrofront quando ormai è troppo tardi. Il risultato è un doppio cambio gomme, con Leclerc che si gioca tutto il vantaggio accumulato fino a quel momento ripartendo così quarto, dietro anche a Verstappen leader del Mondiale.
Nonostante una bandiera rossa per un incidente per fortuna soltanto spettacolare di Schumacher, la porzione finale di gara – come peraltro da copione – non regala nemmeno una mezza emozione e così si arriva allo scoccare delle due ore con un trenino di quattro monoposto che passa sotto alla bandiera a scacchi: vince Perez seguito da Sainz, Verstappen e Leclerc. Ma se a Barcellona al pilota monegasco è stata sottratta la vittoria per un evento imponderabile come una rottura meccanica, a Montecarlo la Ferrari deve seriamente recitare il mea culpa per aver regalato il successo agli avversari. Verstappen, infatti, ringrazia e allunga in classifica.