SUZUKA – A Maranello non si illudevano, soprattutto dopo le qualifiche: sapevano che sull’asfalto del Giappone le Red Bull sarebbero state imprendibili, e così è stato. Verstappen primo, Perez secondo, ma dietro di loro in linea d’arrivo è una “doppietta” rossa a modo suo: Carlos Sainz partito quarto è salito al terzo posto, Leclerc da settimo addirittura a quarto ricacciando indietro i tentativi delle McLaren – soprattutto quella di Norris – di inserirsi nella parte pregiata della zona punti. Viste le premesse, la Scuderia ha tratto il massimo dall’incidente avvenuto allo start tra Daniel Ricciardo e Alexander Albon, che ha portato alla prudenziale bandiera rossa, oltretutto nel giorno in cui Leclerc ricordava sul casco l’amico Jules Bianchi morto proprio sul circuito giapponese.
Alla ripartenza la strategia in Rosso – via una sosta, fidandosi delle gomme – consente, pur con qualche rischio, a entrambi i piloti di scalare le gerarchie. In classifica generale la Red Bull riguadagna margine ammonticchiando 44 punti, e Verstappen torna subito a vincere dopo il ritiro in Australia, ma i 27 punti combinati di Sainz e Leclerc mantengono ridotti i distacchi.
Si torna a correre tra due settimane in Cina, col Gran Premio del dragone in programma domenica 21 aprile.