HUNGARORING – Stavolta è andata un po’ meglio. Peggio era impossibile. Dopo il disastroso Gp di Stiria di domenica scorsa, con la corsa delle Rosse finita alla terza curva quando Leclerc si è autoeliminato dopo aver fatto fuori il compagno di squadra, nelle qualifiche dell’Ungheria i due ferraristi almeno sono riusciti a mettersi alle spalle gli altri, quelli cioè non motorizzati Mercedes.
Vettel, che ha vinto la sfida in famiglia, con Leclerc per pochi millesimi partirà 5°, il monegasco subito alle sue spalle e stavolta c’è da crederci che il team principal Binotto saprà usare le parole giuste per evitare altri patatrac tra i suoi due galletti. Il problema della Formula 1, però, è che la Mercedes corre un Mondiale a parte e questo, alla fine, peserà enormemente sull’interesse del campionato. Per Hamilton è arrivata la pole position numero 90, con tanto di record della pista demolito in 1’13”613. Alle sue spalle Bottas e poi le due Racing Point di Stroll e Perez, motorizzate Mercedes, e il bello, o il brutto per gli avversari, è che i quattro, e solo loro, partiranno pure con gomme gialle, e visto che sull’Hungaroring è quasi impossibile sorpassare, immaginarsi clamorosi ribaltoni è davvero difficile.
Un dominio totale che sta facendo suonare qualche campanello d’allarme. La Racing Point è già sotto inchiesta e sarà il tribunale della Fia a dover decidere se la somiglianza con le Frecce d’argento versione 2019 è troppo sfacciata; ma c’è anche chi ipotizza che il motore della Mercedes vada troppo forte. Vi ricordate la Ferrari a Monza lo scorso anno? Leclerc si tenne dietro le Mercedes per tutta la gara, poi Verstappen svelò che c’era qualcosa che non andava. La Fia investigò e sin dalla gara successiva le prestazioni della Rossa non furono più le stesse. E se questa volta toccasse ai tedeschi? Da questa possibilità dipende la storia di questo Mondiale e l’interesse stesso per la Formula 1, per domani nulla lascia pensare che ci sarà qualcosa di diverso da un monologo Mercedes.
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