BOLOGNA – Sta andando tutto bene, nel percorso che ci accompagna verso l’uscita definitiva dall’emergenza. Al netto delle polemiche sulla ripresa della Movida e della preoccupazione sugli assembramenti, per ora tutti i dati sulla diffusione del contagio convergono nel segnalare lo spegnimento quasi definitivo dell’emergenza. Pochissimi i nuovi casi, per lo più scovati con indagini più aggressive anche sul fronte asintomatici. Casi mediamente più lievi, terapie intensive svuotate, decessi in rapido calo. Eppure, considerare chiusa la partita potrebbe rivelarsi errore gravissimo. L’allerta arriva dalla Fondazione Gimbe, che col suo monitoraggio indipendente sull’emergenza Covid 19 in Italia evidenzia alcune lacune strutturali nel sistema di controllo dei dati sanitari. Innanzitutto il riferimento temporale visto che a ora, i dati sono riferiti al 10 maggio: mancano quindi ancora quelli successivi alle riaperture massicce del 18. In più, manca ancora un sistema univoco di monitoraggio tra le Regioni, che procedono in ordine sparso per registrazione dei dati e numero di tamponi e test sierologici effettuati.
Al coro degli inviti alla prudenza si aggiunge anche la voce di Andrea Crisanti, l’esperto di riferimento per l’emergenza in Veneto e regista della strategia dei tamponi a tappeto: “Le affermazioni fatte ora, in un momento di bassa circolazione virale, non rappresentano la reale pericolosità del virus – ha detto Crisanti a Rai 3 – gli attuali casi, anche se in diminuzione, non vanno sottovalutati” ha concluso, ricordando come la circolazione del virus in Italia a fine gennaio fosse ancora irrilevante. E mentre il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro invita a non esagerare con le sanificazioni per non avere effetti indesiderati “perchè un eccesso di disinfettanti entra in un ciclo” a livello ambientale, il Gimbe conclude che la prevenzione della seconda ondata passa innanzitutto dalla strategia delle 3T (Testing, Tracing, Treating) e da comportamenti individuali rispettosi delle regole. “Il paese – sottolinea il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – non reggerebbe un secondo lockdown”.
Fondazione Gimbe: “La partita con il covid è tutt’altro che chiusa”. VIDEO
4 giugno 2020“La prevenzione della seconda ondata passa innanzitutto dalla strategia delle 3T (Testing, Tracing, Treating) e da comportamenti individuali rispettosi delle regole”