MODENA – L’entusiasmo per l’uscita imminente dal tunnel dell’emergenza e delle chiusure forzate. Bar, ristoranti e negozi pronti a riaprire. La possibilità di rivedere gli amici e riassaporare la socialità negata negli ultimi mesi. C’è un entusiasmo crescente nell’Italia che si avvicina all’appuntamento del 18 maggio. L’allentamento delle misure di contenimento anti Covid è vicino a una svolta definitiva, a qualcosa di simile a un “liberi tutti”. Ma attenzione perché i dati incoraggianti non fotografano ancora la realtà post–lockdown. E’ questo l’avvertimento della fondazione Gimbe, che nel suo monitoraggio indipendente sull’emergenza Coronavirus evidenzia i pericoli potenziali per una nuova impennata dei contagi a inizio estate. “L’epidemia è ancora attiva – ricorda il presidente del Gimbe Nino Cartabellotta – ma nelle ultime settimane la vertiginosa rincorsa alle riaperture ha preso il sopravvento su una scrupolosa programmazione sanitaria della fase 2”. Il Gimbe rimarca i problemi di approvvigionamento di mascherine e reagenti per tamponi, ma anche la mancata applicazione di misure per spezzare la catena dei contagi e le interpretazioni diverse da regione a regione delle evidenze scientifiche su test diagnostici e trattamenti. Insomma, si sta viaggiando verso le riaperture senza strategia medica accurata e con dati non completamente affidabili. Gli unici che danno riscontro in tempo reale sull’andamento del contagio – sottolinea il Gimbe – sono quelli relativi ai ricoveri. In questo senso nell’ultima settimana il calo è stato drastico: -23 per cento di pazienti nei reparti Covid, -33 per cento in Terapia Intensiva. Vista così, l’Italia è pronta. Ma se nella valutazione sulle riaperture entrano anche indice di contagiosità Rt e numero di nuovi positivi, la distorsione dovuta ai tempi di incubazione e diagnosi sarebbe pericolosissima. Da qui, l’avvertimento perentorio del Gimbe: “Decidere la ripresa di attività e servizi sulla base di dati che, occupazione di posti letto a parte, riflettono ancora il periodo del lockdown aumenta il rischio di una seconda ondata di contagi all’inizio dell’estate”.
Reggio Emilia Modena Bologna ricerca ondata coronavirus contagi fase 2 Fondazione GimbeFondazione Gimbe: “Fase 2 senza strategia. Si rischia una nuova ondata di covid”. VIDEO
14 maggio 2020Il presidente Cartabellotta: “Decidere la ripresa di attività e servizi sulla base di dati che, occupazione di posti letto a parte, riflettono ancora il periodo del lockdown aumenta il pericolo”