BOLOGNA –Da lunedì chiusi asili nido e scuole materne e didattica a distanza al 100% dalle elementari alle superiori, in Emilia Romagna, nei comuni in zona rossa e arancione scuro: gli istituti scolastici garantiranno attività e lezioni in presenza ad alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali o quando sia necessario l’uso di laboratori. Lo precisa la Regione, dopo che una circolare del ministero aveva chiesto che ‘si ponesse attenzione agli alunni figli di personale sanitario direttamente impegnato nel contenimento della pandemia e anche ai figli del personale impiegato presso altri, non meglio specificati, servizi pubblici essenziali’.
Regione e Anci regionale hanno deciso, dopo una riunione alla quale ha partecipato anche l’ufficio scolastico regionale, di inviare una lettera per chiedere chiarimenti urgenti al governo e al ministero. ‘La circolare – fa sapere la Regione – non ha un fondamento giuridico chiaro, dato che il Dpcm parla solo di alunni disabili e con bisogni educativi speciali, né sarebbe attuabile in assenza di alcuna indicazione operativa, che definisca precisamente innanzitutto di quali categorie si parli’.
Regione e Anci hanno detto al Governo che ‘si attendono risposte certe circa il potenziamento degli istituti dei congedi parentali e dei bonus babysitter’ e definiscono ‘essenziale assumere atti coerenti e applicabili, senza generare caos o informazioni non corrette alle famiglie’.
Covid, figli del personale sanitario a scuola: la Regione chiede chiarimenti
7 marzo 2021
Una circolare del ministero aveva invitato a far entrare nelle aule anche i bambini i cui genitori operano per la salute di tutti. L’Emilia Romagna: “Manca l’indicazione operativa”, e torna a sollecitare congedi parentali e bonus baby sitter