MARANELLO (Modena) – Si è dimesso Mattia Binotto, team principal della Scuderia Ferrari. Lo comunica in una nota la casa di Maranello. Certo non un fulmine a ciel sereno. Le prime indiscrezioni della fine del rapporto erano uscite neanche un mese fa, poi i malumori palesati dal diretto interessato al termine della stagione quando ancora tutta la squadra era ad Abu Dhabi per l’ultimo gran premio e il suo isolamento dai vertici del Cavallino era evidente. Ora è arrivata l’ufficialità. “Lascio un’azienda che amo con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Il commento di Mattia Binotto, entrato in Ferrari nel 1995 dopo essersi laureato a Unimore. Un lungo percorso partito dal basso, passato dai trionfi di Schumacher a dalle difficoltà dell’ultimo decennio. Nato Losanna in Svizzera, vive nel Reggiano dove nel 2020 porta per la prima volta la presentazione della vettura da F1. Nel cuore della gente anche quando viene ripreso a bordo strada dopo un incidente. Binotto paga la mancanza di risultati per i troppi errori di strategia che hanno col tempo logorato il rapporto con Charles Leclerc. Inutile un ulteriore chiarimento come quello avvenuto a Monte Carlo dopo il gran premio di Silverstone. Ormai era tempo di farsi da parte. Le sue dimissioni arrivano all’indomani dell’azzeramento del cda della Juve. Ma John Elkann guarda avanti. L’AD della Rossa Benedetto Vigna ringrazia Binotto e annuncia la ricerca del suo successore, scelta che molto probabilmente ricadrà sul team principal dell’Alfa Romeo, il francese Frederic Vasseur
Ferrari, l’addio di Mattia Binotto ora è ufficiale VIDEO
29 novembre 2022Le parole di saluto del manager: “Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi alla quale auguro ogni bene per il futuro”