MELBOURNE – Doppietta Ferrari in Australia, primo Sainz e secondo Leclerc nel Gran Premio che preoccupa Red Bull e Mercedes costrette al doppio ritiro di Verstappen e Hamilton per guasti tecnici. E in classifica, dopo tre gare, ogni scenario resta aperto.
Riassunto per episodi del risveglio da sogno – anzi, da sogni – dei tifosi Ferrari: al secondo giro del Gran Premio d’Australia Carlos Sainz supera, anzi brucia, Max Verstappen grazie al DRS; e a bruciare, due giri più tardi, sono anche i freni della Red Bull del Campione del Mondo, costretto al ritiro. E dopo troppe corse passate a pensare “cos’altro può andare storto?” ecco il pensiero ribaltarsi in positivo nelle menti dei tifosi della Rossa: cos’altro può andar bene, nel terzo Gran Premio di una stagione apparentemente identica, nei primi due, ai tre Campionati del Mondo dominati dall’asso olandese? Al 17esimo giro ecco un altro guasto, quello al motore della Mercedes di Lewis Hamilton che schianta di colpo, mostrando pericolosi segni di inaffidabilità in tutte e due le monoposto avversarie della Ferrari sul primo circuito altamente probante per velocità di punta e temperature; e ancora, al 35esimo giro, ecco il millimetrico undercut di Sainz sull’altra Red Bull di Sergio Perez e sulla Aston Martin di Fernando Alonso. Sainz scappa via, Leclerc insegue, primo e secondo alla fine – ordinati dietro alla safety car per l’incidente di George Russell proprio all’ultimo giro. E’ doppietta Ferrari, incredibile, e sul podio c’è Norris della McLaren, non la Red Bull di Perez che chiude addirittura quinto. Vince Sainz, come tre delle ultime quattro volte per la Rossa, e con l’ormai consueto grido di trionfo
Fu vera gloria? Scriveva Alessandro Manzoni. Ma soprattutto: sono davvero così gravi i problemi delle contender? Una prima risposta arriverà già a Suzuka dal 5 al 7 aprile. Intanto dopo tre gare Leclerc è a soli 4 punti da Verstappen, 47 contro 51, e Sainz – che promette già di farsi rimpiangere, visto l’addio già annunciato a fine stagione – è lì in agguato a quota 40. Testa a testa pure nei costruttori, almeno per ora: Red Bull 97, Ferrari 93. La speranza dei tifosi è che duri; intanto, meglio godersela.
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