MARANELLO (Modena) – Ferrari e Formula 1: un binomio inossidabile, una storia d’appartenenza reciproca senza soluzione di continuità. Eppure, all’orizzonte spuntano nubi minacciose: il tema è quello della riduzione di costi e investimenti. Limiti inaccettabili secondo la scuderia di Maranello, che per bocca del team principal Mattia Binotto non esclude decisioni clamorose, come quella di un addio alla Formula 1 per valutare altre opzioni.
Una provocazione, probabilmente. Ma il braccio di ferro ora è ufficialmente aperto. La Ferrari è l’unica scuderia ad aver partecipato a tutte le edizioni del Mondiale di Formula 1: una storia d’amore che dura dal 1950 ma che, in 70 anni, ha inevitabilmente vissuto anche contrasti e battute d’arresto. L’ultima arriva proprio nell’anno in cui – a giugno in Canada secondo il calendario originale del Mondiale 2020 – le rosse avrebbero dovuto tagliare il traguardo del Gran Premio numero 1000.
La soglia massima dei costi imposta nell’anno della pandemia di Coronavirus porterà a una riduzione sensibile degli investimenti: i team, che un anno fa si erano accordati fissando il limite di spesa per il 2021 a 175 milioni di dollari, lo hanno già ridotto ora a 145 milioni per le conseguenze della pandemia. Secondo alcune indiscrezioni però, Federazione Internazionale dell’Automobile e Liberty Media – la società proprietaria del marchio Formula Uno e organizzatrice del mondiale – sarebbero orientate a chiedere un’ulteriore riduzioni per il 2022: tetto massimo, 130 milioni di dollari. Un limite inaccettabile, secondo Binotto, perché costringerebbe i team a sacrifici significativi in termini di risorse umane e posti di lavoro, mentre d’altra parte ridimensionerebbe il ruolo guida della Formula 1 nella ricerca tecnologica d’avanguardia da riportare poi sulle auto di serie.
“Il limite di 145 milioni è già un ridimensionamento importante, che ci impone sacrifici in termini di risorse umane – spiega il team pricipal in un’intervista al Guardian – ma andare sotto quella cifra potrebbe costringerci a valutare altre opzioni. Siamo consapevoli che il mondo, così come la F1, sta affrontando enormi sfide con il Covid-19, ma non è il momento di reagire in tutta fretta prendendo decisioni senza valutarne attentamente le conseguenze”.
La Ferrari prende posizione, ora tocca a FIA, Liberty Media e altri team replicare. Appuntamento alla prossima puntata.