MARANELLO (Modena) – La Ferrari è tutt’altro che sola nel fronteggiare gli attacchi informatici: secondo gli esperti dell’Università di Modena e Reggio Emilia qualsiasi azienda di medio-grandi dimensioni è ormai avvezza ai tentativi di ricatto che giungono dalla rete. Anzi, un doppio ricatto, ormai da manuale. Si tratta del secondo cyberattacco in sei mesi a danno della Ferrari: il primo era avvenuto lo scorso ottobre ma la vittima era stata un fornitore, mentre stavolta il colpo è diretto. Un colpetto per la verità, roba di poco valore. E la Ferrari non si piegherà al ricatto. Il rischio principale che le aziende corrono è sempre quello legato all’errore umano: basta cliccare il link sbagliato in un’email per provocare il danno; mentre sul fronte software le opzioni abbondano.Per questo motivo la Cyber Academy di UNIMORE è attiva sulla formazione a due livelli: quello di vertice, destinato a persone già qualificate, ma anche quello di base, per fornire ai più giovani strumenti di difesa da portare poi in azienda o anche in famiglia.
Maranello Ferrari hacker attaccoFerrari sotto attacco hacker: “Non pagheremo alcun riscatto”. VIDEO
21 marzo 2023La Casa di Maranello di nuovo colpita da un attacco informatico, questa volta diretto a differenza di ottobre: pochi i dati rubati, con la Ferrari che ribadisce il suo secco “no” ai ricatti informatici.