CESENATICO (Forlì-Cesena) – Basta mettere un piede in acqua per rendersene conto: quest’anno il caldo si fa sentire anche in mare. A luglio, nell’alto Adriatico, boe e sensori hanno registrato temperature superficiali che hanno toccato punte di 30 gradi. La causa non è dovuta solo al cambiamento climatico e al surriscaldamento terrestre: anche le ultime abbondanti precipitazioni sul bacino padano hanno fatto in modo che nel mare si riversasse una grande quantità di acqua dolce più calda. L’effetto sull’ecosistema è evidente e per i bagnanti può essere un disagio: “Si tratta di un grado due. Il problema vero è che arrivata acqua piovana dal Nord nei mesi scorsi e quindi ha abbassato la salinità. Il mix di bassa salinità e aumento della temperatura ha prodotto l’aumento delle alghe”, spiega Simone Battistoni, presidente regionale del sindacato italiano balneari.
Gli operatori turistici non si dicono preoccupati per il proseguimento della stagione: la qualità dell’acqua resta buona e la situazione, rispetto a una ventina di giorni fa, sta tornando alla normalità. “In alcune zone ci sono bolle di mucillagine, ma è una cosa ancora limitata. Ogni tanto si avvicinano a riva ma il mare nel complesso è buono”, chiosa Battistoni.
mare Adriatico Cesenatico vacanze alghe Simone Battistoni mare caldo