BOLOGNA – Il passaggio dell’Emilia-Romagna in zona arancione, da lunedì, grazie a un “indice di trasmissibilità sceso a da 1.35 di poche settimane fa a 0.81″ e all”incidenza settimanale “ora inferiore a 250 nuovi casi ogni 100mila abitanti” dopo avere anche “superato i 500 casi” va ricondotto “agli sforzi e ai sacrifici fatti da tutti gli emiliano-romagnoli. Anche la pressione sugli ospedali cala, ma resta ancora molto alta, sia nei reparti Covid sia nelle terapie intensive. Non abbassiamo la guardia e continuiamo a rispettare le regole”. Così, sulla sua pagina Facebook, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in vista del ritorno in arancione della sua regione.
“Vogliamo creare le condizioni per nuove aperture, non per veder tornare le chiusure – argomenta – Anche grazie ai vaccini: siamo in grado di farne molti di più, come abbiamo dimostrato anche ieri in occasione della vista del Generale Figliuolo che ha avuto parole di forte apprezzamento per l’organizzazione che in questa regione abbiamo messo in campo. Ci aspettiamo maggiori e costanti forniture – conclude Bonaccini – per vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli entro la fine dell’estate”.