BOLOGNA – Il tessuto produttivo emiliano-romagnolo rappresenta un’attrattiva succulenta per la criminalità organizzata, che può contare su una grande disponibilità finanziaria e, dunque, può trarre beneficio dalle situazioni di crisi. A dirlo il rapporto semestrale della Dia, che si concentra sul secondo semestre del 2020.
La criminalità organizzata si adatta alle circostanze, cercando di ottenere il massimo del profitto. E, nel bel mezzo della crisi economica e della pandemia, può fornire liquidità immediata a imprenditori in difficoltà. Intervista al colonnello dei carabinieri Aniello Mautone, in forza alla Dia Emilia Romagna.
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