BOLOGNA – L’industria emiliano-romagnola mette il turbo. Nel secondo trimestre del 2021 il volume della produzione delle imprese manifatturiere dell’Emilia-Romagna è aumentato del 20,1% rispetto allo stesso periodo del 2020. A rilevarlo è l’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. La crescita, spiegano, “conferma la fine della più intensa recessione mai sperimentata dopo il 2009”.
Intanto sono stati annunciati oggi i dati sull’occupazione in Emilia-Romagna: nel secondo trimestre 2021, si sono registrati 2,01 milioni di occupati, circa 50mila in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Rispetto al 2019, le persone al lavoro restano però 44mila in meno. Il tasso di disoccupazione è del 5,5%, lievemente più alto di un anno fa (era del 4,7%) ma molto più basso della media italiana del 9,6%. Il tasso di occupazione è del 69,3%, contro il 58,2% della media nazionale. Cresce anche l’occupazione femminile: le donne al lavoro sono 33mila in più di un anno fa. In pratica, due posti su tre di quelli recuperati rispetto all’anno scorso sono stati ricoperti da donne. I numeri sono stati presentati oggi dall’assessore al lavoro Vincenzo Colla, nel corso di una conferenza stampa in cui è stato illustrato il piano per potenziare i Centri per l’impiego. Piano che prevede investimenti per 76 milioni di euro.
In Emilia Romagna industria con il turbo, ma non ancora l’occupazione
17 settembre 2021
Va comunque meglio che nel resto d’Italia. E due posti su tre di quelli recuperati rispetto all’anno scorso sono stati ricoperti da donne