BOLOGNA – In Emilia Romagna la scuola inizia il 15 settembre, e studenti e studentesse si siederanno al banco senza mascherina, salvo aggiustamenti nel corso dell’anno scolastico. Sarà però una partenza a singhiozzo per tutti gli istituti sede di seggio elettorale, che chiuderanno presumibilmente venerdì 23 pomeriggio per poi tornare alla didattica verosimilmente martedì 27, per permettere ai cittadini di votare per eleggere il parlamento il 25 settembre.
Duecentocinque giorni di lezione (duecento il minimo consentito) per i quali ancora si discute sulle regole anti-covid ma anche per arginare il caro energia: le novità certe sono il rientro dei docenti e del personale scolastico non vaccinato, lo stop alla quarantena per i contatti con i positivi al Coronavirus, e il fatto che rimarrà a casa solo lo studente con sintomi da Covid. E appunto le mascherine che spariscono, restano solo le Ffp2 per i soggetti fragili, a loro tutela. Con lievi sintomi respiratori e senza febbre, ovviamente negativi al tampone, si potrà frequentare (con la mascherina, però), mentre i positivi rimarranno a casa in attesa dell’esito negativo. E niente più rilevazioni della temperatura.
Ma, e questa è un’altra novità, chi è a casa in malattia non potrà più accedere alla dad, perché – dice il protocollo del ministero – la didattica integrata legata alla pandemia ha cessato i suoi effetti alla fine dello scorso anno scolastico.