MODENA – Se come temperatura media il mese di marzo appena passato è stato nella media, forse leggermente più freddo che in passato ma come accaduto già più volte negli ultimi anni, la siccità è stata da record. Marzo 2021 è stato un mese decisamente asciutto. Le precipitazioni cumulate presso l’Osservatorio Geofisico di Unimore ammontano a solo 1 millimetro tondo tondo, peraltro – spiega il meteorologo dell’Università di Modena e Reggio Emilia Luca Lombroso – “sono ascrivibili non a vere perturbazioni, ma a deboli precipitazioni occulte di nebbia, o comunque a debolissime precipitazioni ai veloci passaggi frontali. Il deficit pluviometro rispetto alla climatologia è del 98%. Era dal 1994 (0,4 millimetri) che non si registrava un marzo cosi asciutto, che si aggiudica il quarto posto dal 1830 a oggi.
Ma è il bimestre febbraio-marzo che segna un vero record di siccità, con soli 5,3 millimetri di pioggia. Mai dal 1830 a oggi si è osservato cosi poca pioggia in questi due mesi. Il precedente record risale alla calda primavera del 1945, con 7,6. L’ultima vera pioggia risale ormai a due mesi fa, al giorno di San Geminiano, il 31 gennaio 2021 con 12,8.
L’anticiclone subtropicale con componente africana continuerà a dare giornate soleggiate e molto calde fino a domani. Fra sabato 3 e domenica 4 aprile in particolare una saccatura si avvicina da nord est e un fronte freddo farà irruzione nel pomeriggio di sabato. In netto calo le temperature massime. Per Pasqua e Pasquetta cielo variabile, e temperature fresche.
“Ma fra martedì 6 e mercoledì 7 aprile – conclude Lombroso – un fronte freddo associato a una marcata ondulazione della corrente a getto polare in quota, porterà probabilmente un’irruzione fredda tardiva più massiccia. Potrebbe ricomparire la neve in Appennino, anche in collina, con neve granulosa che potrebbe far comparsa anche a bassa quota; a seguire migliora in fretta il tempo, ma da monitorare il rischio di gelate tardive.