REGGIO EMILIA – E’ sulla diga di Vetto che si gioca la partita per la guida del consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. E’ infatti proprio sul progetto del futuro invaso della Val d’Enza che si è spaccato il mondo agricolo: Confagricoltura da una parte con la lista “Diga e acqua per il territorio” e dall’altra l’inedita alleanza tra Coldiretti e Cia, con la lista “La bonifica del fare”.
Le elezioni si terranno dal 2 all’8 ottobre. 275 mila e 591 consorziati sono chiamati a rinnovare, dopo cinque anni, il consiglio di amministrazione, in rappresentanza di gran parte della provincia di Reggio Emilia e, in misura minore, dei territori di Modena, Parma e Mantova. Un ente che investe sul territorio più 7 milioni di euro di fondi propri, e ne gestisce altri 40 milioni, che arrivano dall’esterno, ad esempio con il Pnrr.
Nel 2018, alle prime elezioni dopo il commissariamento, le associazioni agricole si presentarono unite: fu eletto presidente Matteo Catellani di Coldiretti, poi sostituito a metà mandato da Marcello Bonvicini, di Confagricoltura, attualmente in carica e pronto a ricandidarsi.
Tra le realtà che affiancano Confagricoltura c’è il Comitato “Diga di Vetto”, che chiede un invaso da più di 100 milioni di metri cubi di acqua. Cia e Coldiretti, che candidano alla presidenza Lorenzo Catellani, attendono lo studio di fattibilità promosso dalla Regione. Non solo: Confagricoltura è sostenuta anche da Confcooperative e Unindustria, Cia e Coldiretti da Lapam e Legacoop, segno che la spaccatura si è manifestata anche nel mondo delle imprese e cooperativo.
In corsa infine una terza lista, “La nuova bonifica”, di stampo ambientalista.
eezioniIl piano di Cia, Coldiretti, Legacoop e Lapam per la Bonifica e la diga di Vetto. VIDEO