REGGIO EMILIA – La crisi economica dovuta al coronavirus incide anche sui conti di Iren. Il primo trimestre si è chiuso con un utile del gruppo pari a 84 milioni di euro, in calo del 16,2%. Il margine operativo lordo a 274 milioni di euro, in linea rispetto allo scorso anno. Gli investimenti sono cresciuti del 52%, a 130 milioni di euro. Nel periodo Iren ha conseguito una crescita organica pari a 9 milioni di ebitda, sinergie pari a 3 milioni di ebitda e rafforzato ulteriormente di 27.000 unità la propria base clienti a 1,842 milioni di clienti.
Non mancano però i segnali positivi: “Il trimestre – commenta il presidente Renato Boero – ha visto un’ulteriore crescita della base clienti nei settori energetici. Sono stati oltre 8.000 i dipendenti del Gruppo impegnati nell’assicurare l’erogazione dei servizi essenziali durante l’emergenza Covid-19. In questo scenario, grazie ai significativi investimenti previsti, Iren potrà rappresentare un formidabile motore di sviluppo per promuovere la ripartenza economica dei territori in cui opera”.
“Il Gruppo – aggiunge l’amministratore delegato Massimiliano Bianco – ha dimostrato la capacità di perseguire efficacemente gli obiettivi delineati nel Piano Industriale nonostante l’emergenza sanitaria, incrementando gli investimenti del 52% e confermando il recupero, entro fine anno, dei leggeri ritardi sulle opere in costruzione. Le future azioni volte al rilancio economico del Paese potrebbero coinvolgere le utilities in operazioni di consolidamento sui territori e favorire l’accelerazione degli investimenti”.
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