BOLOGNA – La Regione ribadisce: i 480 operatori sanitari no vax (su un totale di circa 70mila professionisti) andranno impiegati in modo da evitare il contatto con pazienti immunodepressi. L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che aveva fornito già nei giorni scorsi le prime indicazioni alle Asl, fa il punto dopo la riunione del tavolo degli esperti Covid. “Riammettere i medici non vaccinati – afferma Donini al question time – è stato un gesto di attenzione del governo verso chi non ha contribuito alla vaccinazione nel 2021, l’unica arma per contrastare la pandemia. Colgo qui l’occasione per esprimere profonda gratitudine verso quell’oltre 99% di operatori che si sono vaccinati, hanno contribuito a contrastare virus e si sono sobbarcati anche il lavoro di chi è stato sospeso”. I no vax riammessi, sottolinea Donini, in ospedale “devono avere mascherine e seguire le norme igieniche. Le Ausl devono porre attenzione nel ricollocarli, in particolare se in presenza di immunodepressi, trapiantati, malati oncologici. Per tutti i sanitari resta in vigore lo screening e l’effettuazione di un test in caso di sintomi sospetti”.
Donini: “I medici no vax non dovranno avere contatti con pazienti fragili”
9 novembre 2022
E, dice l’assessore, “dovranno avere mascherine e seguire le norme igieniche. Le Ausl devono porre attenzione nel ricollocarli”
Emilia Romagna asl precauzioni assessore Donini reintegro medici no vax pazienti fragili
