BOLOGNA – Dalla scuola all’impresa, dall’agricoltura all’industria – senza nemmeno menzionare ristoranti, locali notturni, attività ricettive – tutti attendono il responso definitivo sulla svolta del green pass vaccinale, oggetto di un delicato incontro Stato-Regioni-CTS. La proposta messa sul tavolo dal Comitato Tecnico-Scientifico è di una progressione graduale a partire da lunedì con restrizioni crescenti fino al 15 agosto: si imporrà l’obbligo di doppia dose per tutti i grandi assembramenti ma verrebbe permesso l’ingresso in bar e ristoranti al chiuso anche con una sola. Per ora fumata grigia tra Stato, Regioni e CTS, ma alcuni punti fermi sono stati definiti: primo, la ridefinizione delle zone ai colori in base ai ricoveri – ora bassissimi – e secondo, la possibilità che il Green Pass non imponga solo restrizioni ma possa permettere aumenti di capienza in teatri, cinema e impianti sportivi.
Intanto a livello politico è rissa pura, con i principali leader di destra Salvini e Meloni ancora non vaccinati e convinti che l’obbligo non vada introdotto. Da centrosinistra e dalla nostra Regione arrivano appelli proprio a loro: “Se lanciaste appelli alla vaccinazione, in milioni si convincerebbero”. Ma per ora sono solo i Governatori del Carroccio, Zaia e Fedriga su tutti, a spingere perché i cittadini si immunizzino al più presto anziché accodarsi alla posizione politica del loro partito. Intanto la vaccinazione avanza a colpi di seconde dosi soprattutto: metà abbondante degli Emiliano-Romagnoli è già completamente immunizzata, 2 milioni quelli che hanno ricevuto almeno una dose; e c’è un tesoretto di Johnson e AstraZeneca pronto per gli ultimi irriducibili over 60.
Discussione sul Green pass, Bonaccini: “Usiamolo per riaprire”. VIDEO
21 luglio 2021Ancora nessun accordo sulla carta verde, e il presidente dell’Emilia Romagna suggerisce di utilizzarlo inizialmente per quelle attività ancora chiuse, come le discoteche