BOLOGNA – Un semplice spray nasale, al posto di un’iniezione, che soprattutto fa una grande differenza per i piccoli diabetici, che ora passa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), e dunque rimborsabile per il cittadino. È il Baqsimi, medicinale a base di glucagone polvere nasale: la decisione, esito della valutazione della Commissione Prezzi e Rimborso di Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) è stata ufficializzata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. “Come promesso, ora la Regione Emilia-Romagna garantirà la disponibilità di Baqsimi attraverso la Commissione Regionale del Farmaco – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – sappiamo quanto il pronunciamento dell’Aifa fosse atteso, soprattutto da parte dei genitori con bambini affetti da diabete mellito. Al tempo stesso la Regione promuoverà una formazione adeguata sull’uso del medicinale tra coloro che dovranno somministrarlo, e dunque sanitari, operatori, caregiver”.
Con la decisione di Aifa, la Regione dunque si attiverà per mettere a disposizione la somministrazione del farmaco mediante lo spray, anche se continuerà a rimanere disponibile la tradizionale somministrazione effettuata tramite iniezione.
Il Baqsimi è indicato per il trattamento dell’ipoglicemia severa (i pazienti diabetici che controllano il livello di glicemia attraverso iniziezioni di insulina possono incorrere in pericolossimi crolli glicemici che vanno subito affrontati) negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età uguale o superiore a 4 anni con diabete mellito. Essendo un semplice spray è più facile da somministrare – ad esempio, a scuola – in caso di necessità. Non serve conservarlo in frigorifero.
Disponibile in Italia dall’estate del 2020, finora era possibile acquistarlo al prezzo di 140,29 euro, con prescrizione medica (ricetta bianca ripetibile), secondo una classificazione che fino ad oggi non prevedeva il rimborso del farmaco.
Diabete mellito, il farmaco Baqsimi sarà a carico del sistema sanitario
23 ottobre 2021
La Regione Emilia Romagna promuoverà una formazione adeguata sull’uso del medicinale tra coloro che dovranno somministrarlo, e dunque sanitari, operatori, caregiver