ROMA – Trasformare la cassa integrazione in un sostegno semplice da chiedere e ottenere per imprese e lavoratori, scendendo dai tre mesi attuali di attesa a 30-40 giorni. E’ quanto prevede l’imminente decreto “Sostegno”, il quinto della serie Ristori, che punta a sbloccare e velocizzare i pagamenti, a un anno dall’inizio della pandemia. Una riforma degli ammortizzatori sociali che il neoministro del Lavoro Andrea Orlando vuole chiudere entro un mese, con una road map a quattro tappe. La prima è proprio sulle procedure, ovvero una cassa integrazione rapida. Il ministro punta a «un sistema di protezione sociale universale » che abbia «una forte interazione con le politiche attive», così scrive in un documento consegnato alle parti sociali. Sostegni in grado di coprire tutti i lavoratori di tutti i settori, purché si formino e si riqualifichino; conseguente abolizione della vecchia e complicata cassa in deroga gestita in modo pasticciato dalle Regioni, regia centralizzata e unitaria delle procedure dell’Inps, con azione ispettiva rafforzata ma non ingombrante, grazie all’utilizzo di analisi predittive, algoritmi, incroci delle banche dati per stanare i furbetti: aziende che mettono i lavoratori in Cassa e poi li fanno lavorare in smart working. Tutto tace, per il momento, sul blocco dei licenziamenti che scade il 31 marzo e sulle nuove settimane di Cassa integrazione Covid da mettere in pista dopo quella data
lavoro cassa integrazione riforma covid ministro Orlando decreto SostegnoDecreto “Sostegno”, verso una riforma della cassa integrazione. VIDEO
28 febbraio 2021Che punta a sbloccare e velocizzare i pagamenti, a un anno dall’inizio della pandemia. Il neoministro del Lavoro Andrea Orlando vuole chiudere entro un mese