BOLOGNA – Accessi controllati in tutta l’Emilia Romagna a ristoranti, bar, pub e attività commerciali che da domani e fino all’8 marzo saranno soggetti al cosiddetto “criterio droplet”, ovvero il mantenimento di una distanza di almeno un metro tra i clienti. E’ quanto prevede il Decreto della Presidenza dei ministri per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Le attività di “ristorazione, bar e pub” potranno svolgersi “a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro” si legge nel documento. L’apertura delle altre attività commerciali, riporta ancora il Decreto, è “condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori”. Il documento spiega anche come poter frequentare i luoghi di culto: anche in questo caso, l’apertura “è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”. Sospese tutte le attività sportive che possono essere giocate a porte chiuse, vietato ai tifosi residenti in Emilia Romagna di andare in trasferta, “è consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi” – come funicolari, funivie, cabinovie – assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza. Sospese le attività scolastiche – comprese le università -, possono aprire al pubblico musei e altri istituti e luoghi della cultura a condizione – come per le attività commerciali – che “assicurino modalità di fruizione contingentata” e che rispettino il metro di distanza tra i visitatori. Sospesi invece gli spettacoli nei teatri, cinema e discoteche – nonostante le richieste della Regione – così come le cerimonie religiose.
Le disposizioni riguardo le scuole
E per quanto riguarda la scuola è confermata la sospensione didattica dell’attività di asili, scuole di ogni ordine e grado ed università. Quanto al personale extrascolastico: nelle scuole comunali tutto il personale domani dovrà essere in servizio. I collaboratori svolgeranno riordino e pulizia, mentre educatori ed insegnanti faranno attività di formazione nella prospettiva della riapertura.
Per le scuole statali la decisione spetta al provveditore regionale e ai singoli dirigenti scolastici: per prassi alla parola “sospensione” corrisponde: personale Ata e amministrativo al lavoro, mentre docenti impegnati in eventuali attività, a discrezione e decisione del dirigente scolastico.