MODENA – Di loro non si parla mai. O nella migliore delle ipotesi si parla troppo poco. Eppure, tra le vittime dell’emergenza sanitaria, sono quelli che rischiano di riportare i danni più duraturi. Parliamo dei bambini, specie di quelli della scuola primaria: da tre mesi senza lezioni in presenza, da tre mesi privati della socialità in classe, ma anche nei campi sportivi, nelle piscine, nelle palestre, nei parchi. Tutto chiuso: difficile da accettare per gli adulti, quasi impossibile da capire per i ragazzi.
E se il lockdown per aziende e negozi è terminato, il mondo dei servizi per l’infanzia resta avvolto nell’incertezza totale: ancora non si sa se e come le scuole riapriranno a settembre, mentre l’organizzazione dei centri estivi è una vera corsa a ostacoli. E sabato in molte città d’Italia, tra cui Modena, i genitori del comitato “Priorità alla Scuola” protesteranno per chiedere attenzione e decisioni per i più piccoli, già vittime di ripercussioni evidenti sia a livello psicologico che di apprendimento.
A emergenza quasi terminata, è il momento di programmi e indicazioni chiare in grado di rassicurare le famiglie. Risposte per le famiglie, chiarezza nel dialogo coi bambini per la spiegazione di regole e comportamenti in questa fase di transizione
Infanzia lasciata sola. L’allarme degli psicologi: “Rischio ansia tra i bambini”. VIDEO
21 maggio 2020Restano scuola e problemi dell’infanzia, secondo molti osservatori, i grandi esclusi dalla ripartenza del paese dopo il Covid19. Gli psicologi segnalano già le prime ripercussioni dell’emergenza sui più piccoli