ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato il “dl festività” sulle strette per contenere il boom di contagi da covid, spinti anche dalla variante Omicron, e per “blindare” il più possibile i festeggiamenti di fine anno per i quali si temono incontrollabili assembramenti. La bozza del decreto prevede queste limitazioni:
Dal primo febbraio 2022 verrà ridotta la durata del Green Pass vaccinale, che passa da 9 a 6 mesi. Per mantenere il Super green pass sarà quindi necessario effettuare la terza dose che fa ripartire da zero la validità. E’ stato disposto di far slittare l’avvio per evitare sotto le festività a una corsa alle vaccinazioni difficilmente gestibile.
Fino al 31 gennaio sarà obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto in zona bianca, che di fatto per i vaccinati diventa equivalente alla zona gialla.
Non ci saranno, invece, al contrario dello scorso anno, limitazioni di legge al numero di ospiti a casa per la Vigilia o il giorno di Natale.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 (fissato ora al 31 marzo), si introduce l’obbligo di Ffp2 in cinema, teatri, locali di musica dal vivo e per eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto. Lo stesso vale sui mezzi di trasporto (treni, aerei, traghetti ma pure bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale). Si valuta la possibilità, chiesta anche dal governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonacini, di calmierare i prezzi di questo tipo di mascherine, soprattutto per gli studenti. Si vieta pure il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e nei palazzetti degli eventi sportivi.
Fino al 31 marzo è necessario esibire il Green Pass rafforzato (quello cioè disponibile solo per vaccinati e guariti) in bar, ristoranti, locali ed enoteche al chiuso anche per consumare cibi o bevande al banco. Con il green pass da tampone sarà possibile consumare solo all’aperto.
Fino al 31 gennaio 2022 sono vietate le feste, gli eventi e i concerti che implichino assembramenti all’aperto: d’altronde i Comuni stavano già annullando tutte le manifestazioni.
Dal 30 dicembre ci vorrà il Super Green Pass anche per tutte quelle attività in cui, in zona bianca, si poteva accedere anche con il solo tampone: palestre, piscine, mostre, musei, centri termali e benessere (salvo che per motivi terapeutici), parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia), sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Ma forse anche per gli impianti di risalita da sci.
Dal 30 dicembre e fino al 31 marzo per entrare in discoteca, in un locale da ballo o partecipare a una festa in un qualunque locale aperto al pubblico, servirà il Mega Green Pass, rilasciato dopo la terza dose: chi ha solo il Green pass può entrare presentando l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare: decisione che ha già scatenato le ire del Sindacato dei locali da ballo dell’Emilia Romagna: “Così a Capodanno non si apre”. Stessa procedura per chi vuol far visita nelle strutture per anziani.
Verrà potenziato lo screening straordinario degli studenti. A supporto dell’attività di tracciamento dei casi positive nelle scuole vengono stanziati fondi per il ministero della Difesa, implementando l’attività di diagnostica dei laboratori militari.
Per quanto riguarda gli ingressi e ritorni dall’estero verranno svolti dei controlli a campione attraverso i tamponi al momento dell’arrivo in Italia: in caso di positività, scatta l’isolamento fiduciario per 10 giorni in un Covid Hotel.
Ancora da verificare la possibilità di anticipare a 4 mesi la terza dose, è atteso infatti il parere dell’agenzia del farmaco, mentre slitta la decisione sull’obbligo vaccinale, oltre che per forze armate, insegnanti e sanitari, anche alla Pubblica amministrazione