BOLOGNA – Nella giornata di domani, in 60 città in Italia, si svolgeranno le mobilitazioni per lo sciopero nazionale della scuola con lo sciopero dalla didattica a distanza da parte di studenti e docenti per chiedere la riapertura in presenza di tutti gli istituti scolastici, dal nido all’università, non oltre il 7 aprile.
La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas. Con questo sciopero, Priorità alla Scuola chiede anche che una parte consistente del recovery fund sia riservata al rilancio della scuola pubblica: servizi educativi per l’infanzia, scuola dell’obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all’università; inoltre, si chiede di garantire un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del Pil.
Il primo urgente provvedimento di riforma riguarda l’immediata riduzione del numero di alunni/e per classe, fissando un tetto massimo di 20, abolendo ogni possibilità di accorpamento per le classi successive. Si chiede che i finanziamenti del recovery fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, con ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi.
Per quanto riguarda i nostri territori, le manifestazioni si terranno alle 10 a Bologna (piazza del Nettuno), Modena (piazza Grande) e Reggio Emilia (piazza Prampolini) e alle 17 a Parma (piazza Garibaldi).