BOLOGNA – Il ministro Vincenzo Spadafora, pronto a difendere palestre e piscine in tutti i modi possibili, non sembra altrettanto indulgente nei confronti del calcio, serie A in primis. “Se il campionato ce la può fare? Sì, ma se si arrivi fino in fondo non lo so. È una situazione particolare, di questo deve essere consapevole la Lega di A e pensare a un piano B e a un piano C” ha detto il ministro dello sport in un’intervista a La7. Perchè, se i primi hanno fatto sforzi e investimenti per garantire la sicurezza, i big del pallone non sono stati sempre all’altezza, secondo Spadafora, a partire da Ronaldo: “Certi campioni si sentono al di sopra di tutto. Ha violato il protocollo quando è partito per il Portogallo, tanto che è stato aperto un fascicolo alla Procura di Torino. Credo che gente così dovrebbe lanciare messaggi che invitino al rispetto delle regole”. E ancora: “Il protocollo funziona, ma deve essere rispettato. Noi potremmo anche farlo più rigido, ma se poi c’è qualcuno che lo ignora…”. Notizie che fanno tremare i polsi alle società, anche le emiliane Parma, Bologna e Sassuolo.
Ma per palestre e piscine il discorso è diverso: “Venerdì pubblicheremo un protocollo attuativo più rigido che prevede maggiore distanziamento e anche il possibile utilizzo della mascherina in determinate attività. Io ho difeso lo sport perché non mi andava l’idea che fosse l’unico settore fortemente penalizzato. Non è lì il focolaio, anche il Cts ha detto che non ci sono evidenze scientifiche su palestre e piscine. Certo, l’evoluzione della crisi potrebbe farci cambiare idea nuovamente, ma questo è un anno difficile”.
Covid, ministro Spadafora: “Non so se il campionato di calcio arriverà in fondo”
20 ottobre 2020
“È una situazione particolare, di questo deve essere consapevole la Lega di A e pensare a un piano B e a un piano C”, ha detto in un’intervista