ROMA – Prima l’appello lanciato, ieri, dalla ministra Elena Bonetti poi il coro di sì da gran parte delle forze politiche e ora anche il numero uno dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, annuncia di volre la riapertura delle scuole anche nelle zone rosse dopo Pasqua. “Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire”, sono state le sue parole durante l’incontro in videoconferenza con Comuni e Province. La questione scuola è stata anche al centro di un vertice a palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza e gli esponenti del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli e Silvio Brusaferro; una riunione interlocutoria nel corso della quale non si sono prese decisioni ma si è cominciato a ragionare su come intervenire dopo Pasqua su un tema che lo stesso presidente del Consiglio considera centrale. Bianchi, nel suo intervento con Anci e Upi, ha ricordato anche di aver chiesto, in sede di Consiglio dei ministri, che le scuole siano le prime a riaprire, quanto prima, in condizioni di sicurezza, “a partire dai più piccoli che devono essere i primi a poter tornare”. A fargli eco è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, secondo il quale le scuole vanno riaperte “subito dopo Pasqua”. Tra i più convinti sostenitori del ritorno alla didattica in presenza è il presidente della Liguria, Giovanni Toti, che però non dimentica il restao Paese. “Dopo Pasqua deve riaprire tutto, scuole, bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri, musei, dobbiamo pensare di riaprire a partire dalle scuole”, ha detto il governatore. Il sindaco di Pesaro, e coordinatore delle Autonomie Locali, Matteo Ricci propone “screening a tappeto per tutto il mondo scolastico”. Un monitoraggio periodico che a suo dire “deve essere fatto da Stato e Regioni in tutta Italia perché i ragazzi sono fuori dalla campagna vaccinale”. Ma Toti rilancia: “Concentriamoci sulle vaccinazioni degli over 75 e potremo riaprire tutto. Uno sforzo che possiamo fare nelle prossime due-tre settimane per dare fiato al Paese, altrimenti per asfissiare il virus asfissieremo noi stessi. Penso francamente che le persone non ce la facciano più. Non ce la fanno più le attività economiche, non ce la fanno più i ragazzi a stare a casa, non ce la fanno più i teatri e i musei”.
Covid, il ministro Bianchi: “Puntiamo a riaprire le scuole dopo Pasqua”
24 marzo 2021
Il numero uno dell’Istruzione assicura: “Lavoriamo giorno e notte” per questo obiettivo, che riguarderebbe anche le zone che dovessero restare rosse dopo le festività
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