BOLOGNA – L’Emilia Romagna torna arancione da domenica 21 febbraio, e – in base alle regole attuali, che però il nuovo Governo potrebbe modificare anche nei prossimi giorni – lo resterà almeno due settimane visto che per tornare gialli l’indice di basso rischio deve durare almeno 14 giorni.
Nulla cambia per quanto riguarda il coprifuoco dalle 22 alle 5, valido su tutto il territorio nazionale, o lo spostamento tra regioni, prorogato fino al 25 febbraio, e nemmeno per gli impianti sciistici, che restano chiusi fino al 5 marzo, quando scade il Dpcm del 14 gennaio. Cambiano, però, gli spostamenti all’interno dell’Emilia Romagna e l’apertura delle attività.
E’ consentito muoversi all’interno del proprio comune, ma non è consentito spostarsi fuori da esso. Si può uscire dal proprio comune per questi motivi: lavoro, urgenza, salute, seconde case (ma solo le persone conviventi possono raggiungerle). A chi vive in un comune che ha fino a 5mila abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.
Ci si può spostare solo all’interno del proprio comune per far visita ad amici e parenti ma solo una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22 e al massimo in due persone (non rientrano nel calcolo i minori di 14 anni e i disabili). Le attività di ristorazione, bar, pasticcerie, ristoranti sono aperte ma solo per asporto e consegna a domicilio; aperti i negozi i centri estetici e i parrucchieri. Chiusi i centri commerciali nel weekend con esclusione di alimentari, farmacia e tabaccheria. Chiuse palestre e piscine, aperti i centri sportivi. Possibile l’attività sportiva all’aperto ma solo se svolta individualmente.