BOLOGNA – L’Emilia-Romagna è pronta per il vaccino anti-Covid: già allestita la macchina organizzativa per garantire da inizio gennaio la somministrazione alle prime 183mila persone tra personale sanitario e ospiti delle CRA. La prima fase della campagna vaccinale, partirà non appena il primo vaccino, quello prodotto da Pfizer, sarà consegnato sul territorio. Le persone che, potenzialmente, dato che non c’è l’obbligatorietà, potranno essere vaccinate in questa prima fase, sono circa 180mila, per un totale di oltre 360.000 somministrazioni; sono previste due dosi per ogni vaccinazione, a partire appunto da inizio gennaio e nell’arco massimo di 46 giorni (23 per il vaccino e altrettanti per il richiamo); ma si stima che ne bastino 18 per ognuna delle operazioni. Si parla quindi di una media di circa 10.000 vaccinazioni al giorno. Una campagna vaccinale imponente, che la Regione, in accordo con le Aziende sanitarie del territorio, è già andata a definire in ogni suo aspetto. E che per ora ha riscosso una adesione massima: dai primi quesiti sulle intenzioni di vaccinazione inviati al personale sanitario, quasi la totalità, il 96%, ha espresso la propria volontà a vaccinarsi. Per ogni provincia è stato definito un punto unico di somministrazione, con l’eccezione della provincia di Bologna che potrà contare su due punti, a cui si deve aggiungere quello di riferimento per l’Ausl di Imola. I punti saranno operativi 7 giorni su 7, mattina e pomeriggio. Il tempo previsto per ogni vaccino non supererà i 5 minuti. Nelle strutture per anziani la somministrazione sarà a domicilio