BOLOGNA – La Regione è contenta a metà dei nuovi provvedimenti anti-Covid varati dal Governo. Il fronte che soddisfa viale Aldo Moro è quello delle semplificazioni sulle quarantene: più attenzione ai sintomi, meno ai contatti, e periodi di isolamento più brevi o nulli per chi è vaccinato con tre dosi.
Una risposta all’enorme numero di tamponi effettuati negli ultimi tempi, che ha mandato in tilt il tracciamento portando alla scoperta di una marea di positivi, molti dei quali – tuttavia – asintomatici. Il fronte che invece non soddisfa la Regione è quello legato alla prevenzione: secondo Stefano Bonaccini non bastano più i piccoli progressivi inasprimenti delle restrizioni per chi non è vaccinato, come il divieto di salire sui mezzi pubblici o di praticare sport anche all’aperto; serve “il Green Pass rafforzato pure sui luoghi di lavoro” dice il governatore dell’Emilia Romagna: per farla breve, serve l’obbligo vaccinale. “L’unico modo per salvaguardare gli ospedali, la scuola in presenza, le attività economiche, la cultura e la socialità” conclude Bonaccini, cui fa eco Donini che ribadisce la necessità non di emarginare i no-vax, ma di convincerli a “fare la cosa giusta”.
Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini vaccino obbligo vaccinale covid Raffele Donini super green pass green pass rafforzato