MODENA – La Ministra per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini mette finalmente sul piatto le riaperture, e l’espressione non è casuale: si parla anche di bar e ristoranti, e proprio i Governatori rincarano proponendo la riapertura non solo a pranzo ma anche a cena, purché all’aperto – ove possibile – e con coprifuoco fissato a mezzanotte. Arriva addirittura l’apertura, nel prossimo mese di giugno, alle partite dell’Europeo di calcio in programma all’Olimpico di Roma dove potranno accedere circa 18mila persone su una capienza totale di 80mila. Ristoratori e baristi, esasperati, e assieme a loro i gestori di cinema teatri e luoghi di spettacolo, cominciano a sperarci e soprattutto non ne possono più: manifestano ogni giorno, anche in Emilia-Romagna (e fortunatamente in modalità pacifiche, come sempre da inizio pandemia) sperando che il tema degli allentamenti sia affrontato in Consiglio dei Ministri la settimana prossima, con Gelmini che promette di stilare un primo cronoprogramma già entro venerdì. Tuttavia gli esperti di epidemie avvertono: l’errore commesso nell’autunno 2020 non va ripetuto.
L’esempio che spaventa è quello della Sardegna, passata da bianca a rossa in poche settimane sull’onda della variante inglese. L’obiettivo principale rimane quello di non chiudere mai più, tenendo a freno la voglia di libertà. Anzi, aumentando la prudenza proprio quando si riapre; tenendo presente che dopo la riapertura ogni comportamento inciderà sulla sua durata.
Covid, la riapertura entra in agenda. Esperti: “Ma non ripetiamo gli errori”. VIDEO
14 aprile 2021L’esempio che spaventa è quello della Sardegna, passata da bianca a rossa in poche settimane sull’onda della variante inglese