BOLOGNA – Coronavirus, nuova ordinanza della Regione. Il metro di distanza va misurato da bocca a bocca in ogni contesto, sia in spazi chiusi che all’aperto. E la mente va alle storie d’amore rubate dal Covid-19.
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Non avrebbe mai raggiunto la fama Robert Doisneau, il grande fotografo francese, se fosse vissuto in questi tempi magri da Covid-19. Così come sarebbe stato assai diverso il festival di Woodstock, tre giorni di pace, amore e rock n’roll, laddove le effusioni in pubblico vennero sdoganate nel pieno della rivoluzione sessuale. Signori, è praticamente vietato baciarsi. La Regione Emilia-Romagna da ieri è stata ancora più chiara in merito riprendendo e specificando le ordinanze sui “niet” al riavvicinamento dopo il lockdown, perché il rischio contagio è ancora forte. Da ieri, il metro di distanziamento quale misura di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19, va misurato con la distanza che intercorre dalle, citiamo, rime buccali dei soggetti interessati, ovvero da bocca a bocca. Questo in ogni contesto, sia in spazi al chiuso che all’aperto e caratterizzati da posizioni fisse e prestabilite. Servirà il metro da sarta per misurare le distanze, un sistema soft per stare vicini ma distanti. Lo staff del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha infatti ritenuto necessario prevedere una modalità univoca di misurare tale distanza. Non è più vero come si diceva ai tempi della bellissima Virna Lisi che con quella bocca poteva dire ciò che voleva, ora serve dirlo almeno alla distanza di un metro buono. E pace per gli amanti, le storie fugaci ma non frugali perché qui si sconfinerebbe nella Vecchia Europa, pace per i baci innocenti che diventano colpevoli in tempo di pandemia. Inoltre, il provvedimento ridetermina il numero massimo dei partecipanti alle cerimonie religiose, dato dalle sedute utilizzabili al fine di garantire il distanziamento in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, ma in ogni caso nel limite massimo di 350 persone. Questo in omogeneità con quanto già disposto per cinema, teatri e luoghi dedicati agli spettacoli, con buona pace dei classici di ogni tempo. Baciamoci così senza pudor insomma, ma solo se siamo consapevoli di beccarci una bella multa.