ROMA – Dal 15 ottobre per accedere ai luoghi di lavoro sarà necessario avere il Green Pass. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri con un decreto che di fatto estende le regole già fissate per ristoranti, cinema e teatri. Ecco cosa è necessario sapere.
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Prima c’era il Green Pass per chi voleva cenare al chiuso al ristorante o consumare seduto al bar, per i frequentatori di cinema, palestre e teatri. Dal 15 ottobre scatterà il Green Pass per tutti: lavoratori pubblici e privati, dipendenti e autonomi, impiegati e operai, baby sitter e colf. Il principio è che per accedere ai luoghi di lavoro serve il certificato verde. Vale nel pubblico impiego, non solo per il personale della sanità e della scuola, ma per i lavoratori di tutti i settori, comprese le forze dell’ordine. Ma vale anche nel privato, sia per i dipendenti delle aziende che per i lavoratori autonomi che entrano nelle case altrui per svolgere la propria attività: dall’idraulico alla badante, dall’elettricista alla baby sitter. Le esenzioni sono limitate: i minori di 12 anni e, nell’ambito della giustizia, gli avvocati, i consulenti e i testimoni di un processo che devono accedere al tribunale.
Cosa succede in caso di mancato rispetto delle regole? Nelle aziende private con meno di 15 dipendenti la sospensione scatterà dopo 5 assenze ingiustificate, in quelle con almeno 15 dipendenti sarà immediata. Nel pubblico impiego funzionerà un meccanismo analogo a quello delle piccole imprese. Il lavoratore sospeso perderà lo stipendio, ma non il posto.
Chi farà i controlli? Tocca ai datori di lavoro organizzarli, al momento dell’accesso agli uffici o alle fabbriche, ma non necessariamente bisognerà controllare tutti: sono possibili anche verifiche a campione. Le multe vanno da 600 a 1.500 euro per i lavoratori senza certificazione e da 400 a mille euro per i datori di lavoro che omettono i controlli.
Chi non ne vuole proprio sapere di vaccinarsi potrà avere il Green Pass eseguendo un tampone antigenico rapido in farmacia, ma dovrà pagarlo, seppure a prezzo calmierato: 15 euro per i maggiorenni, 8 per i minori.
Il governo, inoltre, ha chiarito anche come funziona il Green Pass per coloro che hanno contratto il Covid nonostante una o entrambe le dosi di vaccino. Quando un cittadino ha ricevuto la prima dose del vaccino e nell’attesa di ricevere la seconda contrae il Covid, entro i 14 giorni, deve procedere a ricevere la seconda dose e in questo caso il Green Pass di 12 mesi partirà dalla somministrazione della seconda dose. Se lo contrae dopo 14 giorni da quando ha ricevuto la prima dose, non deve fare la seconda dose e il Green Pass di 12 mesi partirà dal momento in cui è guarito. Chi invece dovesse infettarsi dopo aver completato il ciclo vaccinale, il Green pass riparte dal momento della guarigione con validità di un anno.
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