MODENA – Subito i negozi, ma anche i bar, i ristoranti, i pub, le gelaterie e le pasticcerie. Semaforo verde per i ritrovi privati con gli amici e per gli spostamenti all’interno della Regione di residenza, senza bisogno di autocertificazione. Ancora una settimana di attesa invece per le palestre, le piscine e i centri sportivi. Dal 3 giugno ci si potrà muovere tra Regioni e riapriranno le frontiere entro l’Unione Europea, senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia, mentre dovranno aspettare fino al 15 giugno – ma almeno ora hanno una data definitiva per la ripartenza – i cinema e i teatri.
Il calendario della Fase 2 nasce tra conferme e novità, al termine di un negoziato estenuante tra gli attori in campo: il Governo ovviamente, il Comitato Tecnico Scientifico, ma anche imprenditori, sindacati e soprattutto le Regioni. Dopo le fughe in avanti e le ordinanze a volte in contrasto con Roma, l’ultimo weekend pre riaperture è stato quello della sintesi definitiva tra i Governatori. Documento che ricalca di fatto le linee guida dell’Emilia Romagna e che riflette la regia del presidente della conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini.
Si riparte dunque, con un occhio all’andamento del contagio e l’altro all’economia: impossibile attendere ancora. “Se non proviamo mai, presto dovremmo fare i conti con uno scontro sociale” ha detto Bonaccini intervistato dal Corriere della Sera “ci sono persone che da mesi non lavorano e hanno timore per le famiglie”. Consapevolezza che guida anche l’azione del Governo, tra dati che incoraggiano e prudenza obbligatoria.
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