ROMA – Firmato ieri a tarda sera il nuovo Dpcm: nuovi limiti per bar e ristoranti, con chiusura alle 24 e stop dalle 18 per il consumo che non sia al tavolo, possibilità di coprifuoco locali nelle zone della movida – ma niente coprifuoco generalizzato – mentre palestre e piscine hanno una settimana per garantire negli impianti la massima sicurezza. Potenziamento dello smart working nel pubblico, ma anche nel privato.
Stop invece agli sport di squadra dilettantistici provinciali. Il premier e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato il decreto in serata, dunque le regole entrano in vigore da subito, con l’eccezione di quelle che riguardano la scuola, che scatteranno da mercoledì. Il dpcm sarà efficace fino al 13 novembre.
La scuola è stato il tema più complesso da affrontare, anche per il problema trasporti. Alle superiori sì alla didattica a distanza alternata però a quella in presenza e unita a una più marcata diversificazione degli orari di entrata ed uscita degli alunni.
Ancora, è fatto obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade.
Consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle 24, la ristorazione con asporto. Infine, sospese sagre e fiere ma anche riunioni o convegni in presenza.
Ma il premier Conte ha assicurato che non si tratta di un primo passo verso il lockdown: “Non voglio nemmeno sentirlo nominare“.
“Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze”. Lo ha detto il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati, in risposta alle perplessità dei primi cittadini che avevano denunciato uno “scaricabarile”.
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