BOLOGNA – Nonostante i dati preoccupanti esposti dall’Istituto Superiore di Sanità, L’Emilia-Romagna resta arancione: diventano rosse solo Lombardia, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano, non noi: la leggera riduzione nel numero dei contagi, l’innalzamento dei tamponi effettuati e la bocciatura dei nuovi criteri di rischio ci hanno evitato per or ulteriori restrizioni. E’ bene comunque ricordare le regole: In arancione è consentito muoversi liberamente all’interno del proprio comune di residenza, non al di fuori se non per necessità di salute, lavoro o urgenza dichiarate nell’autocertificazione. Vietato anche recarsi nelle seconde case a meno che non si trovino nel comune di residenza. Rimangono chiusi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. Per quanto riguarda le visite in casa, il nuovo decreto impone il tetto massimo di due invitati, al netto di figli under 14 e persone disabili/non autosufficienti con loro conviventi. Aperti normalmente negozi e centri commerciali anche se quest’ultimi devono chiudere il sabato e la domenica ad eccezione delle attività essenziali come alimentari, farmacie e tabacchi. Semaforo verde per parrucchieri ed estetiste. Capitolo fitness: l’attività motoria è consentita anche lontano da casa senza però oltrepassare i confini comunali ma restano chiuse palestre e piscine. Devono ancora attendere cinema, teatri, gallerie d’arte, musei e sale gioco. Rimane il coprifuoco alle 22, l’obbligo di mascherina sia all’interno che all’aperto e naturalmente il divieto di assembramento
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15 gennaio 2021La leggera riduzione nel numero dei contagi, l’innalzamento dei test effettuati col computo dei tamponi rapidi e la bocciatura (temporanea) dei nuovi criteri di rischio hanno evitato ulteriori restrizioni