ROMA – Nonostante i dubbi del premier Conte, è passata la linea dura, anche se con un piccola concessione tra le festività natalizie e quelle di inizio anno. L’accordo finale nel governo per il Dpcm di Natale è quello di una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Per gli altri giorni feriali, invece, zona arancione: quindi 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio.
Nei giorni di zona rossa sarà vietata la circolazione per ragioni non essenziali (quindi tranne salute e lavoro e al netto delle deroghe dei due invitati), servirà comunque l’autocertificazione, chiuderanno ristoranti (resta la consegna a domicilio), bar e negozi (ad eccezione di generi alimentari, le farmacie, i tabaccai, le edicole. Ma anche lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie). Saremo tutti chiusi in casa.
Nei giorni “arancioni” saranno aperti i negozi, ma non bar e ristoranti (ma è consentito anche l’asporto), sarà vietata la circolazione fuori dal proprio Comune a meno che non si tratti di centri al di sotto dei 5 mila abitanti (dai quali ci si potrà spostare per un raggio massimo di 30 chilometri ma non per raggiungere il capoluogo).
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Sia nell’ambito della zona rossa sia in quella arancione – fermo restando il divieto di spostamento tra i comuni o le Regioni – sarà consentito a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Recita la bozza: “Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone”, nella deroga non sono conteggiati gli under 14 che potranno aggiungersi ai due adulti. Questo per consentire di non lasciare completamente soli nonni o genitori (ma anche fratelli che vivono soli) per tutto il periodo natalizio. E sempre con la forte raccomandazione di mantenere le distanze ed indossare la mascherina.
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Per il periodo natalizio “tra le Regioni vi erano posizioni simili se non coincidenti sul fatto che serviva una stretta. Differenti rispetto eventualmente a tenere zona rossa per due settimane o intervallarla da una zona gialla o arancione. E’ importante che si dia un messaggio al Paese in fretta”. Così il presidente delle Regioni Stefano Bonaccini, ha parlato del confronto con il Governo sulle prossime restrizioni.