REGGIO EMILIA – Dai ringraziamenti formali al riconoscimento concreto. Arrivano dalla Regione 600 euro destinati ai medici specializzandi impegnati nell’emergenza Covid-19 durante il periodo più buio dal punto di vista sanitario e compreso tra il 21 febbraio e il 30 aprile.
Un riconoscimento – si è spiegato – al loro coraggio e alla loro competenza, in una situazione al limite. Un segno di gratitudine da parte dell’intera comunità dell’Emilia Romagna. Il presidente Bonaccini ha firmato il decreto che dà attuazione alla decisione già presa dalla giunta. L’impegno economico complessivo è pari a circa a 1,7 milioni di euro e le somme verranno trasferite direttamente alle università. Nell’elenco anche Unimore oltre a Bologna, Parma e Ferrara, Si tratta in totale di oltre 3mila specializzandi.
Ma le misure economiche messe in campo dalla Regione non si fermano qui: salgono a 40 milioni di euro le risorse per investimenti nei Comuni delle aree più colpite dal Covid. A Reggio Emilia arrivano 1 milione e 255mila euro; a Modena quasi due milioni di euro, a Parma un milione e 746mila euro e Bologna oltre 4 milioni. E ancora, per i fondi nazionali recepiti in Emilia Romagna, 3,9 milioni per il volontariato, 4,2 milioni per alloggi a canone sostenibile, oltre 2 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Tra le misure finanziate e già annunciate, 8 milioni vengono stanziati per il trasporto pubblico locale gratuito per gli studenti fino a 14 anni che già a settembre prossimo potranno viaggiare sui bus senza pagare il biglietto. L’assestamento di bilancio, prima manovra post Covid, attiva 300 milioni di euro a favore di territori, famiglie, lavoro e imprese.
Tra gli investimenti, 12 milioni andranno a sostegno delle aziende turistiche, tra i settori più colpiti dalle ricadute dell’emergenza sanitaria; 21 milioni per il settore agricolo e 10 milioni per la difesa del suolo e alla Protezione civile. Di manovra straordinaria per dimensione e obiettivi ha parlato il presidente Bonaccini, ricordando che si tratta di soldi che vanno a garantire la tenuta sociale ed economica della comunità emiliano-romagnola. Ci sono da registrare anche 52,5 milioni di minori entrate accertate a causa della crisi, verranno coperte con trasferimenti statali per 42,5 milioni e 10 milioni di fondi regionali.
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