BOLOGNA – Al via da oggi le domande per usufruire del contributo a fondo perduto per le strutture ricettive che operano in montagna. A disposizione 2 milioni di euro: l’importo massimo che potrà essere riconosciuto sale da 3mila e 5mila euro.
Una decisione assunta dalla Giunta regionale a fronte degli effetti particolarmente pesanti che la pandemia sta avendo su alberghi, campeggi, ostelli, rifugi e affittacamere che operano nei 119 comuni Appenninici dell’Emilia-Romagna. Realtà che già abitualmente scontano le difficoltà legate al fatto di operare in un contesto territoriale svantaggiato. “Un’iniezione di risorse fresche a sostegno della ripartenza turistica- afferma l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini- che vogliamo mettere a disposizione di una parte del territorio importante per l’economia di tutta la regione e in uno dei settori tra i più penalizzati dalla pandemia”.
Le domande devono essere compilate e inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, attraverso l’applicativo web “Sfinge 2000” e possono essere presentate fino alle ore 13 del giorno 27 ottobre (http://fesr.regione.emilia-romagna.it). Ne hanno diritto le strutture al chiuso e all’aria aperta, di qualsiasi forma giuridica purché iscritte al registro/repertorio delle attività economiche (Rea) delle locali Camere di commercio. Le imprese per partecipare al bando devono aver accusato nel periodo compreso tra i primo marzo e il 31 maggio 2020 un calo del fatturato pari o superiore al 30% dello stesso periodo del 2019. La Regione effettuerà i dovuti controlli, anche a campione, per verificare il rispetto delle condizioni. I contributi – che saranno deliberati entro 90 giorni dalla chiusura del bando – sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche.
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