BOLOGNA – Test sierologici rapidi in farmacia per gli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado, genitori, familiari conviventi e studenti universitari assistiti sul territorio. Prenderà il via domani la campagna di screening della Regione Emilia Romagna. Il test, che si svolge in 15 minuti, sarà effettuabile gratuitamente fino al 30 giugno, con la possibilità di sottoporsi al controllo anche più di una volta lungo l’anno scolastico, con una stima prevista di almeno 400.000 test nel primo mese. Ogni test in farmacia costa al Servizio sanitario 16,76 euro, ma per il cittadino tutto sarà gratuito. Sono 667 le farmacie convenzionate, pubbliche o private, che hanno già aderito all’iniziativa ma le porte rimangono aperte per chi avesse intenzione di farlo in futuro. Nel dettaglio: a Piacenza 65 farmacie (66%), a Parma 77 (54%), a Reggio Emilia 76 (49%), a Modena 73 (36%), a Bologna 154 (52%), a Ferrara 49 (38%), a Ravenna 59 (54%), a Forlì-Cesena 69 (59%), a Rimini 45 (46%). Possono accedere al test gratuito tutti i bambini e ragazzi da 0 ai 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro genitori, fratelli e sorelle e gli altri familiari conviventi oltre agli universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna. Per farlo è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti sul sito salute.regione.emilia-romagna.it/sierologico-farmacie, che sarà costantemente aggiornato. L’indagine epidemiologica è resa possibile grazie all’accordo siglato con le associazioni di categoria territoriali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private.
Intanto la settimana che ci lasciamo alle spalle ha visto un esponenziale aumento dei casi. Quello che più preoccupa è proprio la velocità con cui il virus si muove. Secondo il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta “è fondamentale però interpretare la “densità” del contagio utilizzando il numero dei casi attualmente positivi, parametrati alla popolazione residente e non guardare ai numeri assoluti, perché altrimenti sono sempre le regioni più popolate ad influenzare politica e opinione pubblica sull’andamento dell’epidemia, sottovalutando, o addirittura ignorando quelle piccole dove il numero di contagi è apparentemente esiguo”. A stemperare i toni anche il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri che sottolinea che la fase non è drammatica e che serve l’aiuto di tutti gli italiani.
Covid, al via i test rapidi per studenti. Arcuri: “Situazione non drammatica”
18 ottobre 2020
Ma serve l’aiuto di tutti gli italiani. Però la settimana che ci lasciamo alle spalle ha visto un esponenziale aumento dei casi
