BOLOGNA – La Commissione europea ha approvato le richieste dell’Emilia Romagna per reindirizzare fondi strutturali già assegnati verso nuove priorità dettate dalla crisi del Coronavirus. La nostra e la Toscana sono le prime due Regioni in Italia, e fra le prima in Europa, ad aver ottenuto l’autorizzazione a utilizzare le flessibilità concessa dall’iniziativa Ue di risposta al Coronavirus (Crii) per un’operazione di questo tipo.
“E’ una notizia che ci riempie di soddisfazione – hanno commentato il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla – Già siamo ai vertici in questi anni per il corretto utilizzo dei fondi europei e questo riconoscimento non fa che accrescere la certezza di essere su una strada giusta e virtuosa per uscire definitivamente, con ulteriori mezzi, dall’emergenza che ha condizionato le nostre vite in questi mesi”.
L’Emilia Romagna finanzierà con 8,3 milioni di euro un invito a presentare progetti, rivolto a industrie e centri di ricerca, per sviluppare nel breve termine soluzioni per testare servizi innovativi e le fasi di riapertura graduale dopo il lockdown. “Con questa operazione – hanno aggiunto Bonaccini e Colla – abbiamo deciso di rimodulare capitoli che non venivano spesi a breve periodo per reimpostarli su investimenti nell’immediatezza del bisogno e quindi a progetti di ricerca, rivolti a industrie e a sviluppare soluzioni innovative. Per esempio, nella messa in sicurezza sanitaria, dei processi produttivi e dei lavoratori per cui abbiamo fatto un investimento notevole e che diventerà una nuova filiera industriale”.